FARE ATTENZIONE ALLA NOSTRA MENTE ESAGERATA
por Bel Cesar em STUM WORLDAtualizado em 27/01/2009 18:52:04
Traduzione di Angela Li Volsi - [email protected]
Durante la sua ultima visita al Brasile, il Lama Gangchen Rinpoche osservò: “Noi esageriamo le conseguenze dei nostri piccoli errori”.
Da allora, questa frase continua a farmi compagnia. Ho cominciato ad osservare come reagiamo spesso in maniera esagerata. È caduto? Si è rotto? L’hai perso? L’hai dimenticato? OK, possiamo sopportare tutto questo senza provocarci ulteriori danni!
Tutti questi fatti abituali si possono trasformare in esercizi per creare una maggiore tolleranza con la nostra mania di autoperfezione.
Il Buddismo ci ispira a percorrere il cammino di mezzo, cioè, a non vivere la vita in maniera estrema – come quando ci sforziamo per essere quello che non siamo, o ci sottovalutiamo, stimandoci incapaci di fare qualcosa per migliorare.
Chogyam Trungpa scrive, nel suo libro “Al di là del Materialismo Spirituale” :
“Dobbiamo lavorare con una specie di cammino di mezzo, uno stato completo di essere come siamo. Potremmo descriverlo con un mucchio di parole, ma dobbiamo veramente percorrerlo. Se cominci davvero a vivere il cammino di mezzo, allora lo vedrai, lo incontrerai. Devi solo permetterti di confidare in te stesso, confidare nella tua intelligenza. Siamo persone incredibili, abbiamo cose incredibili dentro di noi. Dobbiamo semplicemente permetterci di essere. Ausilio esterno non ci può portare aiuto. Se non sei disposto a permetterti di crescere, cadrai nel processo autodistruttivo della confusione. Abbiamo qui l’autodistruzione, anziché distruzione provocata da altri. È per questo che è efficace: perché è autodistruzione”.
Esagerare le aspettative sulle nostre stesse condizioni ci causa ugualmente dei problemi. Quando ci immaginiamo capaci di fare quello che in realtà non possiamo, stiamo tradendo, abbandonando noi stessi. È come guidare una macchina con la benzina nella riserva, e credere che potremo arrivare dove vogliamo, semplicemente perché vogliamo arrivarci. Quando la benzina finisce, come è naturale, rimaniamo sorpresi, frustrati e sconcertati. Ce la prendiamo con noi stessi, per esserci cacciati in quella situazione. Non possiamo abbandonarci, rimanere nell’autostrada senza benzina...
Possiamo imparare ad essere diretti con noi stessi: essere sinceri con la nostra reale dimensione. Passo a passo. Anzi, se gli altri non vedono le nostre reali condizioni e ci spronano a oltrepassare i nostri limiti, spetta a noi riaffermarli!