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La Divina Provvidenza e le sue Leggi
por WebMaster
El Morya Luce della Coscienza –
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“Senz’ombra di dubbio, colui che viola la legge, di legge perisce, mentre chi ubbidisce alla legge, vive per essa”.
Certe leggi definite governano la vita degli esseri umani, e sono le stesse che regolano tutta la vita. La differenza risiede nella comprensione parziale, da parte del discepolo, del proposito di queste leggi, la loro ragione di essere e la loro applicazione cosciente e giusta alle circostanze che si presentano nella vita di tutti i giorni.
Ubbidire alla legge significa trasmutare la vita personale. Consideriamo, ad esempio, la legge di sussistenza. Questa legge permette alla persona di utilizzare iintelligentemente la fonte universale. Si basa sulla manipolazione della materia e il suo adattarsi all’azione reciproca delle forze di offerta e domanda. La fede cieca si addice soltanto al mistico. È uno dei mezzi che permettono di accedere alla fonte divina, ma è meglio capire il metodo da cui è sempre sostenuta, e il procedimento secondo il quale i figli si mettono in contatto con la generosa provvisione del Padre per sopperire alle necessità.
Soltanto a condizione di usare abilmente la provvisione (denaro) per sopperire alle necessità dei lavoratori e a quelle del lavoro, questa provvisione continuerà a fluire.
Il segreto consiste nell’utilizzare, chiedere e prendere. Soltanto a condizione di aprire la porta, per la legge della domanda, si apre un’altra porta piú elevata che permette di rifornirsi
Nella legge della gravitazione si trova il segreto. Esiste una grande legge che si può esprimere cosí: “a coloro che tutto danno, tutto sarà dato”.
Questo si può applicare al discepolo individuale e al gruppo di un Maestro. Al giorno d’oggi, molti aspiranti al discepolato non comprendono né conoscono questa legge, non si dedicano né al lavoro della Gerarchia, né a coloro che hanno bisogno. Finché non lo faranno, limiteranno la loro efficacia e chiuderanno la fonte della provvisione non solo per se stessi, ma anche per il gruppo al quale sono affiliati. È loro la responsabilità.
La chiave per la provvisione è l’
inoffensività personale e la dedicazione di tutte le risorse individuali al servizio dei Grandi Esseri, senza restrizioni e spontaneamente. Quando, come discepoli, cercano di vivere in maniera inoffensiva nei pensieri, parole ed azioni; quando non trattengono niente nel materiale, emozionale o nel fattore tempo, quando dedicano in questo modo la loro forza fisica e consegnano tutte le loro risorse con allegria, a questo punto, come discepoli, riceveranno tutto quello di cui avranno bisogno per portare a termine il loro lavoro. Questo si applica ugualmente a tutti i gruppi di servitori. Questa è la legge.
OTTO OBIETTIVI PER LA CORRETTA ORIENTAZIONE SUL DENARO
1 – Riconoscere che il denaro deve essere diretto verso nuovi canali e al servizio della Gerarchia spirituale, di cui Cristo è la Guida.
2 – Riconoscere il fatto che il denaro esiste e attende di essere orientato.
3 – Riconoscere che il denaro è energia cristallizzata e che può essere mossa solo da un’energia piú grande; quest’ultima deve essere fornita dal gruppo.
4 – Riconoscere che l’attività invocativa proposta è focalizzata dalla persona integrata o dal gruppo attraverso uno sforzo verbale, appoggiato dalla fiducia e dalla fede.
5 – Riconoscere che questa invocazione non sarà utile se non esiste una intensa concentrazione della mente.
Secondo il punto di tensione creatrice raggiunto, cosí sarà l’efficienza del lavoro realizzato.
6 – Riconoscere che il denaro è un fenomeno prodotto dal terzo raggio e che può essere controllato e deviato verso nuovi canali soltanto con uno sforzo del primo raggio. Si tratta, pertanto, di una invocazione strettamente mentale e non di una invocazione del cuore. Ciò nonostante, sarà utilizzata con efficacia soltanto da coloro i cui cuori sentono profondamente le necessità umane.
7 – Riconoscere che questa invocazione può essere praticata senza pericolo soltanto da coloro che nulla chiedono per se stessi.
8 - Riconoscere che ogni lavoro di invocazione deve essere fatto “in nome di Cristo”
La coscienza è la porta attraverso la quale penetra l’invisibile manifestazione. Tutto ciò che sarà accettato dalla coscienza si manifesterà, immediatamente, nel mondo della forma...a condizione di essere ricolmo dell’energia vitale del sentimento. Sappiamo, dunque, che la coscienza è la porta che lascia passare l’invisibile, affinché sia manifestato. È la porta aperta che nessuno può chiudere.
Stando cosí le cose, logicamente cominciamo dai discepoli del mondo. Chiediamo il vostro aiuto per eliminare la difficoltà, presentando il punto di vista per l’imminente nuova era, preparando gli uomini a riconoscere la riapparizione del Cristo e spiritualizzando questa energia cristallizzata che si chiama denaro. Consideriamo il denaro e la sua funzione nella redenzione dell’umanità. Che cosa significa? Significa che desideriamo che l’umanità intenda “l’intenzione divina per il corretto uso del denaro nel processo vitale planetario”
Il denaro è stato molto disprezzato da numerose scuole esoteriche e da scrittori di argomenti spirituali, forse perché confondono il significato della parola “spirituale”. Quando usiamo la frase “utilizzare denaro per fini spirituali” dovremmo conoscere l’aggettivo “spirituale”. Io, il Tibetano, lo definisco con le seguenti parole;
- La parola “spirituale” non si riferisce agli argomenti (cosiddetti) religiosi, ma alla relazione esistente a tutti i livelli del piano fisico cosmico, dall’inferiore fino al superiore. La parola “spirituale” si riferisce agli atteggiamenti, alle relazioni e al passaggio da uno stato all’altro di coscienza ed è in relazione con il potere di percepire la visione, seppure materialista, osservata sempre dall’angolo di una possibilità superiore.
- La parola “spirituale” si riferisce a ogni effetto prodotto dal processo evolutivo man mano che gli uomini sono trasportati da una regione all’altra di sensibilità e risposta all’impressione. Si riferisce all’Espansione della Coscienza. All’accettare questa definizione, vedremo che il Progetto Gerarchico di utilizzare il denaro a fini spirituali comprende tutti i livelli dell’attività umana. Il progetto consiste semplicemente nell’utilizzare il denaro in beneficio dell’umanità.
Pertanto, il denaro e il suo uso corretto per propositi gerarchici è un progetto INTENSAMENTE spirituale, del quale possiamo sentirci orgogliosi quando contribuiamo con le nostre idee e le nostre energie. É in consonanza con il Piano, con l’intenzione gerarchica e con le necessità dell’umanità ed è intimamente collegato con il lavoro del CRISTO e il suo grande compito di redenzione.
Faccio una domanda a tutti voi che dimostrate buon senso: “Gli uomini che dedicano la loro vita, per esempio, a questo SITO denominato SIAMO TUTTI UNO potrebbero riuscire a espandere e diffondere tanti insegnamenti, di grande importanza per tante persone, che sono arrivate a cambiare la loro vita in meglio, senza denaro per mantenerlo e mantenere se stessi? Per caso qualcuno ignora che tutti noi abbiamo obblighi con i conti da pagare, usando contenuto spirituale o meno?”.
Solo quando si usa abilmente la provvisione per sopperire alle necessità dei lavoratori e a quelle del lavoro, questa provvisione continuerà a fluire. Il segreto consiste nell’utilizzare, chiedere e prendere. Appena si apre la porta secondo la legge della domanda, se ne apre un’altra piú elevata che permette di rifornirsi. Nella legge della gravitazione risiede il segreto! Riflettete su questo.
DJWHAL KHULL (Il Tibetano)
(LEAN AKBAR)
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